Un confronto apparentemente insensato,una sfida tra un automatico a puleggia e un semiautomatico a cinghia. Ma che essendo entrambi stati in mio possesso per tanti anni. Un BSR p182 del 1979 e un tensai TD 870B del 1985. Il primo rappresenta forse uno dei più validi piatti montati sui compattoni che hanno iniziato molte persone all’audio. Il secondo in piena epoca dei “pezzi separati” rappresenta un modello poco più che base ma che non suona affatto male.
DESCRIZIONE
Tensai TD 870 B semiautomatico a cinghia,motore a corrente continua a bassa tensione con cambio elettrico di velocità 33 e 45 . Arresto a fine corsa con ritorno del braccio e accensione automatica portando il braccio sul disco. Sollevamento con smorzatore idraulico.Braccio in allumino.
BSR P182 automatico a puleggia senza cambiadischi,motore a corrente alternata con cambio meccanico a 3 velocità 33 45 e 78. Arresto e partenza automatiche ,ritorno a fine disco. Braccio in ferro. Sollevamento meccanico a camma,qui c'è la storia della sua proveienza
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Il giapponese è tutto plastica,il fondo è fatto con la stessa faesite usata per le cassette della frutta e benchè abbia un estetica migliore non appassiona più di tanto. Negli anni è stato sostituito il tappeto di gomma perchè danneggiato dalle varie unghiate dei gatti di casa.Il coperchio è in metacrilato trasparente e le sue cerniere dopo 30 anni lo tengono ancora su senza problemi. Per quello che riguarda i comandi invece il sollevatore del braccio è stata la prima cosa a smettere di funzionare. Lo smorzatore idraulico che dovrebbe assicurarne una discesa lenta dopo una annetto e mezzo ha cominciato di fatto a fare cadere il braccio nella maniera peggiore. Manco lo stereorama (che già scendeva veloce) o i juke box rowe ami continental a tasti (veloci pure loro) erano così esagerati. E dopo poco si è pure mangiata la camma ,ovviamente in plastica che ha portato al montaggio di un sollevamento magnetico adattando due calamite che si respingono e alzano il braccio.
I tasti frontali sono molto soffici,sia il cambio di velocità (che è elettrico e agisce sulla tensione del motore) che il taglio forzato del disco. Critico il fatto che il pulsante di taglio sia così largo e sgraziato,i dischi vanno ascoltati e non tagliati!
Il peso senza coperchio è di 3,2 kg ,il piatto è di alluminio e ha sull'esterno la fila di trattini per lo stroboscopio della velocità. Viene illuminato da una minuscola e poco potente lampada al neon,di fatto inutile di giorno. Ma è sufficiente avere in casa una comune plafoniera al neon per fare si che tutto lo stroboscopio risulti visibile. Negli anni il potenziometro della velocità è stato pulito più volte. Perfettamente inutile avere i "segni" anche per 60 Hz.
I piedini sono a molla ma così duri e per giunta montati sulla faesite e non facenti forza sullo scafo che è come non averli.
Nell'ascolto si comporta bene,trovo solo odioso il fatto che anche solo schiacciando REC sulle cassette messe sullo stesso mobile o camminando nella stanza i rumori arrivino TUTTI alla puntina,segno di un risparmio economico indegno applicato alla costruzione
Veniamo al BSR,salvato dai topi e da una umida cantina. Per ordine di mio fratello...è un giradischi fatto da bianchi e va salvato,senza se e senza ma...il motore era funzionante e efficente anche dopo almeno 10 anni di fermo,la meccanica era mezza bloccata dal grasso che si era indurito. Era in origine montato su un compatto ma dato il cattivo stato dello stesso è stato cannibalizzato e pattumato. I topi avevano mangiato il tappetino del disco e la testina originale una pickering mancava della puntina. Proporrei un bel pestaggio militare per chi smonta le puntine per cercarle e poi non trovandole o non avendo voglia di cercarle perde le puntine e costringe a cambiare anche la testina (ma era mio zio...è già morto di cirrosi).
E' stata costruita una scatola di legno compensato volutamente fatta in maniera agricola a imitazione di quelle di tanti audiofili che spendono quanto un auto per il giradischi. I piedini sono 4 gommini per sedia....massima economia.
Mettendolo in funzione si nota un ottimo comportamento per un oggetto così vecchio,la meccanica automatica funziona perfettamente e non è stata fatta nessuna regolazione. Lo stacco è preciso a fine disco e non sbaglia. Le molle di fatto isolano il piatto dai rumori esterni ma qui di rumori interni ce ne sono troppi! Inoltre l'isoalmento dalle vibrazioni fatto dalle molle non è così buono come dovrebbe .Il peso del solo piatto+ meccanica senza il mobile è di 4 kg e mezzo . Qui ci sono anche i 78 giri suonabili,ma con scarsi risultati perchè si dovrebbe avere una puntina più larga e fatta apposta.
MODIFICHE E AGGIUNTE FATTE NEGLI ANNI
Tensai TD 870 B eliminato il dispositivo di arresto a fine disco,perchè benchè smontato più volte e ripulito e ingrassato è impossibile ascoltare l'ultima canzone di qualunque LP perchè la stacca a metà. La plastica dell'ingranaggio si è consumata talmente che non è più precisa. Aggiunto soft start a triac sul primario del trasformatore per togliere il rumore di accensione,interruttore reverse per messaggi satanici e aggiunto preamplificatore RIAA. La testina originale (la solita audiotecnica onnipresente sui nipponici economici) è stata sostituita con una stanton per motivi di falsi conttati e rumorosita,un canale di fatto era muto in estate!
BSR p182,essendo il piatto tolto da un compattone è stata costruita una cassettina di legno compensato per contenerlo. pure qui è stato aggiunto il soft start ma con un altro circuito con scr e ponte diodi. Principalmente perchè all'attacco e allo stacco si genera un rumore di commutazione indecente che arriva sull'audio. Il piatto è stato smontato e revisionato per togliere il grasso vecchio che di fatto lo bloccava tutto. La testina ora è ADC,sebbene con la economica audiotecnica i risultati erano già buoni
PROVA ELETTRICA
Il britannico consuma il triplo del giapponese benché equipaggiati da me entrambi con lo stesso soft start (solo che sul giapponese è a triac mentre sul britannico a scr + ponte diodi) l’inglese ha spuntato con 11 W che in marcia si riducono a 8 con un cos fi di 0,52 allo spunto e 0,42 in marcia. Valori che denotano un sovradimensionamento bestiale del motore e l'uso di un motore a induzione senza spazzole e con spira in corto di avviamento. Meno efficiente ma molto più durevole direi eterno.
Il giapponese sviluppa allo spunto poco meno di 4 W con cos fi più alto 0,86 che poi si stabilizza in 1W e mezzo con cos fi di 0,65. Questi valori denotano l'uso di un molto più efficiente motore a spazzole ma sicuramente meno durevole e potente. Anche se finora i giradischi passati da me per la sostituzione del motore sono stati solo un paio in 25 anni.
Il BSR tuttavia riesce a fare girare il peso di un gatto sopra,il tensai già va in crisi con un boccale da birra appoggiato sopra perchè la sua meccanica è talmente gracile che già il piano perde l'allineamento e raschia sotto. Ma del resto è tutta plasticaccia,il bsr è interamente metallico.
PROVA DELLA VELOCITA’
E’ stato provato sul 45 giri sia col disco stroboscopico che misurando la durata di una canzone nota. Il Tensai si è dimostrato piuttosto ballerino perché occorre regolare due o tre volte almeno finchè non si è raggiunto l’equilibrio termico della schedina che controlla il motore. Il BSR si è dimostrato molto più stabile ma è un goccio “lento” . Inoltre è inaccettabile il fatto che sul giapponese ci sia una notevole accelerazione una volta raggiunto l’equilibrio. Ma le cinghie sono fatte per slittare….quindi lo fanno bene! In questa prova quindi l’inglese le suona al giapponese,forse per un problema di deriva termica del regolatore i cui componenti sono ancora tutti originali del tempo.
PROVA ACUSTICA
Stesso amplificatore,stesso mixer,stesse casse e stesso disco vediamo cosa salta fuori. E le differenze si vedono. Il giapponese è silenzioso e preciso anche se occorre fare attenzione nel posizionamento della partenza (il sollevatore funziona malissimo) . La dinamica è buona e i dischi provati (rockets atomic,manowar fighting the word,libertà albano e romina e never mind the bullock dei sex pistols) sono stati ben riprodotti. Il rumore invece è parecchio sul BSR che nei passaggi veramente a basso volume si sente NETTAMENTE,inoltre c’è anche un po’ di ronzio a 50 hz ,basso ma presente. Il giapponese sta davanti al britannico durante tutta la prova anche se sembra che con “GOD SAVE THE QUEEN” ci sia più volume e più erogazione di potenza e più cattiveria. Ma sentirà l’aria di casa…
CONCLUSIONE
Il britannico benché aggiornato e revisionato mostra ancora un gap tecnico nettamente avvertibile. E’ rumoroso ,tanto…forse troppo e il giapponese gli sta ancora davanti almeno dal punto di vista acustico. Siamo a livello di oggetti costruiti almeno 20 anni prima e montati su radio a valvole col giradischi sopra. Il livello di rumorosità a vuoto (disco senza tracce registrate) è uguale ai giradischi montati sulle telefunken domino e mignonette!
Dal punto di vista dell’affidabilità invece il giapponese se ne busca tante e esce a pezzi…troppe cose negli anni non hanno funzionato e troppe non si comportano più come si deve. Inoltre è troppo sensibile ai rumori esterni e alle vibrazioni e la velocità non è stabile.
Come scegliere tra uno e l’altro? Se se ne fa un uso limitato (uno due dischi a mese/settimana) il giapponese fa per voi. Se invece dovete farlo “lavorare” poco importa se bar pizzeria o radio pirata bè…buttate il giapponese,turatevi il naso e accontentatevi del britannico che vi accompagnerà da qui all’eternità e ritorno !
STRUMENTAZIONE UTILIZZATA
Tester ICE 680 R
Wattmetro monofase SACE in cassetta di legno del 1956
Oscilloscopio a valvole surpuls US navy
Bilancia di precisione mingsmi a batteria
Bilancia berkel da salumeria a tubi nixie
Edited by docelektro - 13/2/2021, 06:09Attached Image: PICT0456