FRONTE ACUSTICO...elettronica per tutti

tensai TD 870 B a sfida con BSR p182 e suo miglioramento

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view post Posted on 26/9/2015, 06:24
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docelektro (non mi trovate anche su facebook)

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Un confronto apparentemente insensato,una sfida tra un automatico a puleggia e un semiautomatico a cinghia. Ma che essendo entrambi stati in mio possesso per tanti anni. Un BSR p182 del 1979 e un tensai TD 870B del 1985. Il primo rappresenta forse uno dei più validi piatti montati sui compattoni che hanno iniziato molte persone all’audio. Il secondo in piena epoca dei “pezzi separati” rappresenta un modello poco più che base ma che non suona affatto male.

DESCRIZIONE

Tensai TD 870 B semiautomatico a cinghia,motore a corrente continua a bassa tensione con cambio elettrico di velocità 33 e 45 . Arresto a fine corsa con ritorno del braccio e accensione automatica portando il braccio sul disco. Sollevamento con smorzatore idraulico.Braccio in allumino.

BSR P182 automatico a puleggia senza cambiadischi,motore a corrente alternata con cambio meccanico a 3 velocità 33 45 e 78. Arresto e partenza automatiche ,ritorno a fine disco. Braccio in ferro. Sollevamento meccanico a camma,qui c'è la storia della sua proveienza
www.moto.it/forum/default.aspx?g=posts&t=14017

GIUDIZI PERSONALI

Il giapponese è tutto plastica,il fondo è fatto con la stessa faesite usata per le cassette della frutta e benchè abbia un estetica migliore non appassiona più di tanto. Negli anni è stato sostituito il tappeto di gomma perchè danneggiato dalle varie unghiate dei gatti di casa.Il coperchio è in metacrilato trasparente e le sue cerniere dopo 30 anni lo tengono ancora su senza problemi. Per quello che riguarda i comandi invece il sollevatore del braccio è stata la prima cosa a smettere di funzionare. Lo smorzatore idraulico che dovrebbe assicurarne una discesa lenta dopo una annetto e mezzo ha cominciato di fatto a fare cadere il braccio nella maniera peggiore. Manco lo stereorama (che già scendeva veloce) o i juke box rowe ami continental a tasti (veloci pure loro) erano così esagerati. E dopo poco si è pure mangiata la camma ,ovviamente in plastica che ha portato al montaggio di un sollevamento magnetico adattando due calamite che si respingono e alzano il braccio.
I tasti frontali sono molto soffici,sia il cambio di velocità (che è elettrico e agisce sulla tensione del motore) che il taglio forzato del disco. Critico il fatto che il pulsante di taglio sia così largo e sgraziato,i dischi vanno ascoltati e non tagliati!
Il peso senza coperchio è di 3,2 kg ,il piatto è di alluminio e ha sull'esterno la fila di trattini per lo stroboscopio della velocità. Viene illuminato da una minuscola e poco potente lampada al neon,di fatto inutile di giorno. Ma è sufficiente avere in casa una comune plafoniera al neon per fare si che tutto lo stroboscopio risulti visibile. Negli anni il potenziometro della velocità è stato pulito più volte. Perfettamente inutile avere i "segni" anche per 60 Hz.
I piedini sono a molla ma così duri e per giunta montati sulla faesite e non facenti forza sullo scafo che è come non averli.
Nell'ascolto si comporta bene,trovo solo odioso il fatto che anche solo schiacciando REC sulle cassette messe sullo stesso mobile o camminando nella stanza i rumori arrivino TUTTI alla puntina,segno di un risparmio economico indegno applicato alla costruzione

Veniamo al BSR,salvato dai topi e da una umida cantina. Per ordine di mio fratello...è un giradischi fatto da bianchi e va salvato,senza se e senza ma...il motore era funzionante e efficente anche dopo almeno 10 anni di fermo,la meccanica era mezza bloccata dal grasso che si era indurito. Era in origine montato su un compatto ma dato il cattivo stato dello stesso è stato cannibalizzato e pattumato. I topi avevano mangiato il tappetino del disco e la testina originale una pickering mancava della puntina. Proporrei un bel pestaggio militare per chi smonta le puntine per cercarle e poi non trovandole o non avendo voglia di cercarle perde le puntine e costringe a cambiare anche la testina (ma era mio zio...è già morto di cirrosi).
E' stata costruita una scatola di legno compensato volutamente fatta in maniera agricola a imitazione di quelle di tanti audiofili che spendono quanto un auto per il giradischi. I piedini sono 4 gommini per sedia....massima economia.
Mettendolo in funzione si nota un ottimo comportamento per un oggetto così vecchio,la meccanica automatica funziona perfettamente e non è stata fatta nessuna regolazione. Lo stacco è preciso a fine disco e non sbaglia. Le molle di fatto isolano il piatto dai rumori esterni ma qui di rumori interni ce ne sono troppi! Inoltre l'isoalmento dalle vibrazioni fatto dalle molle non è così buono come dovrebbe .Il peso del solo piatto+ meccanica senza il mobile è di 4 kg e mezzo . Qui ci sono anche i 78 giri suonabili,ma con scarsi risultati perchè si dovrebbe avere una puntina più larga e fatta apposta.

MODIFICHE E AGGIUNTE FATTE NEGLI ANNI

Tensai TD 870 B eliminato il dispositivo di arresto a fine disco,perchè benchè smontato più volte e ripulito e ingrassato è impossibile ascoltare l'ultima canzone di qualunque LP perchè la stacca a metà. La plastica dell'ingranaggio si è consumata talmente che non è più precisa. Aggiunto soft start a triac sul primario del trasformatore per togliere il rumore di accensione,interruttore reverse per messaggi satanici e aggiunto preamplificatore RIAA. La testina originale (la solita audiotecnica onnipresente sui nipponici economici) è stata sostituita con una stanton per motivi di falsi conttati e rumorosita,un canale di fatto era muto in estate!

BSR p182,essendo il piatto tolto da un compattone è stata costruita una cassettina di legno compensato per contenerlo. pure qui è stato aggiunto il soft start ma con un altro circuito con scr e ponte diodi. Principalmente perchè all'attacco e allo stacco si genera un rumore di commutazione indecente che arriva sull'audio. Il piatto è stato smontato e revisionato per togliere il grasso vecchio che di fatto lo bloccava tutto. La testina ora è ADC,sebbene con la economica audiotecnica i risultati erano già buoni

PROVA ELETTRICA

Il britannico consuma il triplo del giapponese benché equipaggiati da me entrambi con lo stesso soft start (solo che sul giapponese è a triac mentre sul britannico a scr + ponte diodi) l’inglese ha spuntato con 11 W che in marcia si riducono a 8 con un cos fi di 0,52 allo spunto e 0,42 in marcia. Valori che denotano un sovradimensionamento bestiale del motore e l'uso di un motore a induzione senza spazzole e con spira in corto di avviamento. Meno efficiente ma molto più durevole direi eterno.
Il giapponese sviluppa allo spunto poco meno di 4 W con cos fi più alto 0,86 che poi si stabilizza in 1W e mezzo con cos fi di 0,65. Questi valori denotano l'uso di un molto più efficiente motore a spazzole ma sicuramente meno durevole e potente. Anche se finora i giradischi passati da me per la sostituzione del motore sono stati solo un paio in 25 anni.
Il BSR tuttavia riesce a fare girare il peso di un gatto sopra,il tensai già va in crisi con un boccale da birra appoggiato sopra perchè la sua meccanica è talmente gracile che già il piano perde l'allineamento e raschia sotto. Ma del resto è tutta plasticaccia,il bsr è interamente metallico.

PROVA DELLA VELOCITA’

E’ stato provato sul 45 giri sia col disco stroboscopico che misurando la durata di una canzone nota. Il Tensai si è dimostrato piuttosto ballerino perché occorre regolare due o tre volte almeno finchè non si è raggiunto l’equilibrio termico della schedina che controlla il motore. Il BSR si è dimostrato molto più stabile ma è un goccio “lento” . Inoltre è inaccettabile il fatto che sul giapponese ci sia una notevole accelerazione una volta raggiunto l’equilibrio. Ma le cinghie sono fatte per slittare….quindi lo fanno bene! In questa prova quindi l’inglese le suona al giapponese,forse per un problema di deriva termica del regolatore i cui componenti sono ancora tutti originali del tempo.

PROVA ACUSTICA
Stesso amplificatore,stesso mixer,stesse casse e stesso disco vediamo cosa salta fuori. E le differenze si vedono. Il giapponese è silenzioso e preciso anche se occorre fare attenzione nel posizionamento della partenza (il sollevatore funziona malissimo) . La dinamica è buona e i dischi provati (rockets atomic,manowar fighting the word,libertà albano e romina e never mind the bullock dei sex pistols) sono stati ben riprodotti. Il rumore invece è parecchio sul BSR che nei passaggi veramente a basso volume si sente NETTAMENTE,inoltre c’è anche un po’ di ronzio a 50 hz ,basso ma presente. Il giapponese sta davanti al britannico durante tutta la prova anche se sembra che con “GOD SAVE THE QUEEN” ci sia più volume e più erogazione di potenza e più cattiveria. Ma sentirà l’aria di casa…

CONCLUSIONE
Il britannico benché aggiornato e revisionato mostra ancora un gap tecnico nettamente avvertibile. E’ rumoroso ,tanto…forse troppo e il giapponese gli sta ancora davanti almeno dal punto di vista acustico. Siamo a livello di oggetti costruiti almeno 20 anni prima e montati su radio a valvole col giradischi sopra. Il livello di rumorosità a vuoto (disco senza tracce registrate) è uguale ai giradischi montati sulle telefunken domino e mignonette!

Dal punto di vista dell’affidabilità invece il giapponese se ne busca tante e esce a pezzi…troppe cose negli anni non hanno funzionato e troppe non si comportano più come si deve. Inoltre è troppo sensibile ai rumori esterni e alle vibrazioni e la velocità non è stabile.
Come scegliere tra uno e l’altro? Se se ne fa un uso limitato (uno due dischi a mese/settimana) il giapponese fa per voi. Se invece dovete farlo “lavorare” poco importa se bar pizzeria o radio pirata bè…buttate il giapponese,turatevi il naso e accontentatevi del britannico che vi accompagnerà da qui all’eternità e ritorno !

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

Tester ICE 680 R
Wattmetro monofase SACE in cassetta di legno del 1956
Oscilloscopio a valvole surpuls US navy
Bilancia di precisione mingsmi a batteria
Bilancia berkel da salumeria a tubi nixie

Edited by docelektro - 13/2/2021, 06:09

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view post Posted on 26/9/2015, 14:58

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Ciao!
Ma quanto mi piacciono questi confronti! ;)
Dunque...dunque...mi piacerebbe tanto dire la mia a tal proposito, dato che conosco assai bene i BSR.
Purtroppo visto che sono degli anni 80, conosco per mia somma sfortuna, anche tutti quei plasticosissimi "made in Japan" visto che nei già menzionati anni'80 sino alla decade successiva, erano i giradischi più diffusi (come la peste...aggiungerei con estrema tristezza!).Tra l'altro erano tutti uguali, prova ne è il fatto che se date un'occhiata ai Technics entry-level (diciamolo pure: di gamma infima...altro che gamma bassa!) coevi noterete che sono pressochè identici al piatto del buon Docelektro.
E ammettiamolo senza remore alcuna: si scopiazzavano tutti a man bassa, i costruttori dell'epoca...tanto che anche la buonanima del geometra Filini (Dio abbia in gloria il mitico Gigi Reder) avrebbe visto tale spaventosa similarità, attraverso i suoi occhialoni con le lenti simil-culodibottiglia!
Confermo quanto detto da Docelektro circa gli aspetti positivi del buon BSR.
Per quanto riguarda la rumorosità...beh...ci sono degli aspetti da tenere presenti:
il modello P-182 era il modello più semplice e più piccolo (nonchè più economico) della serie "Quanta", ovvero i BSR con i bracci ad "esse".
Questo è già un dato fondamentale.
Così come è fondamentale un altro aspetto: (quasi) tutti i giradischi a puleggia, per la loro natura meccanica, tendono ad avere quel tipico rumore di fondo, dovuto all'attrito tra la ruota gommata della puleggia e lo steso piatto.
Per correttezza mi sono limitato ad affermare che QUASI tutti i giradischi a puleggia sono rumorosetti, perchè non ho avuto l'onore di averli posseduti e testati tutti...tuttavia, nell'arco delle due decadi che ho passato a smanettare su elettroniche vintage, di questa tipologia di cinetica a puleggia ne ho avuto diversi esemplari di marche più o meno buone.
Ecco mi vengono in mente certi Dual come il 1224 (con i relativi cloni rimarchiati PE ossia Perpeetuum Ebner), piuttosto che gli Elac 625 e 630...per non parlare poi di certi Garrard...mamma mia che chiaviche!!! soprattutto le varie serie di fine anni'70 inizio anni'80, costruite in Brasile, durante l'epoca in cui Garrard fu assorbita dalla Gradiente.
In poche parole, quello che voglio dire è che anche meccaniche a puleggia di marchi più (ingiustamente...ma questa è un'latra storiaccia!) blasonati...come quelli citati...sono in certi casi ancora più rumorosi del piccolo BSR 182.
Sicuramente, tra i pochi puleggia più silenziosi...anche se sarebbe più corretto definirli come "meno rumorosi" il primato va senz'altro ai bellissimi Lenco di costruzione svizzero-italiana...soprattutto le versioni con i piatti rinforzati a livello di peso.
Comunque, c'è poco da fare: la puleggia è sicuramente il sistema più rumoroso proprio in virtù della sua stessa dinamica di funzionamento.
Un BSR davvero buono e silenzioso è proprio (guarda un po' la casualità) l'equivalente a cinghia del P-182...ovvero il P-200.
Stesso design e stesse funzioni del suo fratello a puleggia, ma senza la velocità a 78 giri.
Sentire...per credere!!!
Meccaniche ben fatte ed eterne, tutte di vero metallo, destinate, ahimè, a sopravviverci!!!
L'unico "problema" che talvolta possono presentare ( e mi riferisco a tutta la produzione BSR) è il blocco della meccanica dovuta all'indurimento del grasso lubrificante.
Beh diciamo che definire "problema" una simile banalità...mi sembra davvero patetico.
Il processo di pulizia e di relubrificazione della cinetica interna è praticamente un'operazione alla portata di un bambino delle elementari!
Per il resto...i piatti BSR, non presentano altri problemi di funzionamento "congeniti" (vogliamo parlare delle starature dei meccanismi nelle blasonatissime meccaniche Dual...provocate da semplicissimi urti :angry: :angry: :angry: ???!!!Naaaaaaa lasciamo perdere e teniamoci stretti certi preziosi BSR!!!
 
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stranamente molte fonovaligie philips erano molto valide,probabilmente perchè avevano standardizzato i componenti con quelle miglior. C'è da dire che philips riusciva a fare suonare bene anche il piezo con quelle testine stereo ceramiche che di fatto si innestavano nel braccio con quell'innesto a 5 poli.
Comunque ecco la foto del giradischi britannico in collaudo,mobile non ancora definitivo e cavi volanti per la corrente.
Ora non è ancora dotato di pre amplificatore RIAA che farò ovviamente allo stato solido. Niente valvole in mezzo ai piedi. Consumano ,scaldano e per un giradischi di questo tipo sono inadatte.

Poi bè ho anche un 236 e un 232 a cinghia ma ci penserò bene prima di resuscitarli,a me la trazione a cinghia non piace sebbene la mia moto ha una cinghia dentata di trasmissione. Inoltre uno di loro ha un tristissimo piatto di plastica senza perno centrale....che pena

Edited by docelektro - 27/9/2015, 07:37

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e iniziamo a mettere a punto questo piatto BSR. Sarà l'ammazza audiofili? Non sarà audiofilo? Vivo lo stesso. Magari non rispetta le norme Hi fi...bè a sto punto visto quanto tengo alle norme in genere mi compro una volkswagen e sgaso fumo nero contento di farlo.
E cominciamo dal fondo,un VERO mobile fatto in casa di VERO compensato e come piedini delle vere punte uguali a quelle degli audiofili . Con l'unica differenza che sono tamponi di fine corsa di un tornio automatico da 4 euro l'uno. Cosa? avete punte uguali sul vostro stereo e le avete pagate dieci volte tanto? Opps...capita

Le ho incollate con silicone e dentro ci sono i dadi,affogati pure loro nel silicone

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view post Posted on 3/10/2015, 06:45
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in attesa che la vernice ascughi ecco il preamplificatore,rigorosamente su millefori,rigorosamente solid state e che consuma solo 30 mA...con la differenza che a 10 volt fa meno di 1 watt...manco ci scaldi il filamento di una valvola.
Qualcuno obbietterà che una valvola suona meglio ma qui sopra ci passerà metallo pesante e quindi nessun "dolce suono"
Non me ne frega niente di fare uno stampato perchè tanto dopo questo giradischi con questo preamplificatore non ne verranno altri.

NOTA per i distratti questo circuito richiede un alimentazione DUALE di almeno +5 e -5 volt ,massima di +15 e -15 ma qualunque valore intermedio è ammesso. Se avete una tensione singola non lo potete usare

Edited by docelektro - 8/10/2015, 21:38

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view post Posted on 16/10/2015, 06:50
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andiamo ora a descrivere il preamplificatore,si basa tutto sull'economico e poco assetato di corrente TL 072 un integrato che è già stereo di suo e non richiede offset esterno.
La tensione di alimentazione necessaria al suo funzionamento è di ALMENO 5+5 volt duale. Se avete una tensione inferiore non lo potete usare.
Le prestazioni migliori si ottengono con ALMENO 8+ 8 volt e si può arrivare (ma non è necessario fino a 15 + 15 volt)
Commentiamo lo schema. Il segnale della testina passa attraverso il condensatore da 1 microfarad (che può anche essere un non elettrolitico o un bipolare) e arriva all'ingresso non invertente . La resistenza da 47 K chiude verso massa con il valore ottimale ,che però va bene solo per le audiotecnica le pickering le stanton ,le ADC e le shure. NON è detto che vada bene per tutte le testine. In qualche caso la si deve portare a 100 kilohm avere " più segnale " e un suono migliore
La resistenza da 470 ohm determina il guadagno (decisamente elevato) mentre sulla controreazione c'è la rete RIIA con valori da rispettare. Le due resistenze da 100kilohm al fondo sono in parallelo perchè la tolleranza dei valori resistivi è tale che usando un 47 Kilohm se la tolleranza è tutta a "scendere" si esce dalla curva RIIA

Lo schema non comprende il raddrizzatore,serve una corrente massima di 30 mA per ramo a pieno volume. Tutti gli elettrolitici vanno da 50 volt e tutti i condensatori non elettrolitici da 100 volt oppure 63 volt. Le resistenze è indifferente usarle da mezzo o un quarto di watt.

Ovviamente non è un circuito audiofilo ,è solo durevole da qui all'eternità e ritorno

Si consiglia VIVAMENTE un contenitore metallico da collegare a massa perchè è facile che i ronzii di rete entrino all'interno della rete di amplificazione

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operazionale

 
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view post Posted on 17/10/2015, 05:39
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ed eccolo terminato il brutto anatroccolo. Per qualcuno l'aratro dei dischi,visto che il peso è 3 gr penso proprio che non ari un bel nulla.
Il mobile è autocostruito con vero compensato e il piatto è incavato all'interno di una grossa cornice. La spia di accensione è stata ricavata dalla carcassa di un lumino da morto a batteria trovato nel bidone e dentro c'è un led.
All'interno il preamplificatore sopra disegnato con un raddrizzatore non stabilizzato ma molto filtrato da 8 + 8 volt che lo alimenta.
Il motore è ovviamente alimentato a 220 V e il sistema meccanico è stato ripulito e lubrificato.

Come testina è stata messa una shure M105 che sarà pure nipponica ma ha un suono molto aggressivo e ovviamente sono state riviste tanto le masse quanto i collegamenti interni.

Se serve posso fornire le misure del mobiletto.

P.S. la molla dell'antiskating per la tesina piezo è troppo dura e occorre sostituirla con una molla moooooolto più tenera perchè se no nei dischi rovinati c'è qualche incertezza di troppo.

Probilmente il tensai verrà messo in vendita a 20 E e se non venduto in un tempo ragionevole verrà regalato a uno dei bocia dei vicini per iniziarlo a una cultura vinilica e magari fargli capire che l'MP3 è popò

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view post Posted on 26/1/2021, 10:12
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Ciao a tutti, con qualche anno di ritardo visito questo forum bellissimo!
Sono venuto in possesso di un Imperial CF 4060 FM, un media center immagino degli anni '80 che monta (a quanto pare) un BSR P182.
L'ho preso in un mercatino dell'usato per 10€ come non funzionante (infatti neanche si accendeva), ma aprendolo e facendo solo qualche "scatuzzamento" a caso è ripartito (immagino fossero i contatti del pulsante di accensione impolverati o ossidati);
inizialmente il motore girava (si sentiva il rumore), ma il piatto no, poi con qualche spintarella alla fine è ripartito alla grande!
Ora lo vorrei estrarre dal media center (che ha i pulsanti di selezione sorgente non funzionanti) e fargli una bella base di legno, ma non ho idea di come mettere mano alla circuitazione. Immagino la cosa migliore sia prendere il segnale direttamente dai 4 collegamenti del braccio che vengono dalla puntina, poi attaccare ad un pre, etc...
Cosa ne dite? Potrebbe funzionare?

P.s. docelektro, mi piace un sacco il tuo stile! *_* *_* XD

Attached Image: 20210126_095023

20210126_095023

 
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view post Posted on 8/2/2021, 18:28
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in quel giradischi c'è bisogno di un alimentazione a 220 volt per il motore ed essendo la testina piezoelettrica hai solo bisogno di un traslatore di impedenza che puoi fare con un MC1458 o qualunque OP che entri con 1 mega ed esca a bassa impedenza. Guadagno da 1 a 3 non serve di più.

Anche se io terrei il tutto così com'è e prenderei il segnale dall'uscita di linea che deve esserci per forza altrimenti non registrerebbe dal fono.

Inoltre è un peccato smantellare un oggetto così ben conservato
 
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view post Posted on 9/2/2021, 14:48
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radiolina tascabile

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Grazie doc, consigli preziosissimi... :)
Allora per il momento proverò solo a cambiare la testina, questa qui distorce un po', e considerando che ho raddrizzato il cantilever a manazza (era fuori sede...) direi che è già un miracolo. XD
Ah, sono riuscito anche a far ripartire i pulsanti di selezione sorgente, con un po' di svitol (per arrivarci ho dovuto smontare un sacco di roba).
Very soddisfatto, comunque. *_*
 
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view post Posted on 9/2/2021, 18:03
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è piezo o magnetica?

Se piezo non riesci a misurarla +
Se magnetica ti da qualche centinaio di ohm
 
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view post Posted on 10/2/2021, 09:24
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radiolina tascabile

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Piezo, è la SC 12M.
Chissà se è possibile sostituirla con qualcosa di meglio?
 
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view post Posted on 10/2/2021, 18:09
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se hai voglia di adattare e fare le modifiche meccaniche (costruire una staffetta o bucare il porta testina puoi mettere la udiotecnica gialla o le shure
Tuttavia hai bisogno di un circuito per alzare il segnale.

Cerca il datasheet dell'integrato RC4558 e c'è nel datasheet lo schema RIIA per il giradischi
 
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12 replies since 26/9/2015, 06:24   1425 views
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