FRONTE ACUSTICO...elettronica per tutti

Posts written by peters8

view post Posted: 26/9/2015, 14:58 tensai TD 870 B a sfida con BSR p182 e suo miglioramento - GIRADISCHI
Ciao!
Ma quanto mi piacciono questi confronti! ;)
Dunque...dunque...mi piacerebbe tanto dire la mia a tal proposito, dato che conosco assai bene i BSR.
Purtroppo visto che sono degli anni 80, conosco per mia somma sfortuna, anche tutti quei plasticosissimi "made in Japan" visto che nei già menzionati anni'80 sino alla decade successiva, erano i giradischi più diffusi (come la peste...aggiungerei con estrema tristezza!).Tra l'altro erano tutti uguali, prova ne è il fatto che se date un'occhiata ai Technics entry-level (diciamolo pure: di gamma infima...altro che gamma bassa!) coevi noterete che sono pressochè identici al piatto del buon Docelektro.
E ammettiamolo senza remore alcuna: si scopiazzavano tutti a man bassa, i costruttori dell'epoca...tanto che anche la buonanima del geometra Filini (Dio abbia in gloria il mitico Gigi Reder) avrebbe visto tale spaventosa similarità, attraverso i suoi occhialoni con le lenti simil-culodibottiglia!
Confermo quanto detto da Docelektro circa gli aspetti positivi del buon BSR.
Per quanto riguarda la rumorosità...beh...ci sono degli aspetti da tenere presenti:
il modello P-182 era il modello più semplice e più piccolo (nonchè più economico) della serie "Quanta", ovvero i BSR con i bracci ad "esse".
Questo è già un dato fondamentale.
Così come è fondamentale un altro aspetto: (quasi) tutti i giradischi a puleggia, per la loro natura meccanica, tendono ad avere quel tipico rumore di fondo, dovuto all'attrito tra la ruota gommata della puleggia e lo steso piatto.
Per correttezza mi sono limitato ad affermare che QUASI tutti i giradischi a puleggia sono rumorosetti, perchè non ho avuto l'onore di averli posseduti e testati tutti...tuttavia, nell'arco delle due decadi che ho passato a smanettare su elettroniche vintage, di questa tipologia di cinetica a puleggia ne ho avuto diversi esemplari di marche più o meno buone.
Ecco mi vengono in mente certi Dual come il 1224 (con i relativi cloni rimarchiati PE ossia Perpeetuum Ebner), piuttosto che gli Elac 625 e 630...per non parlare poi di certi Garrard...mamma mia che chiaviche!!! soprattutto le varie serie di fine anni'70 inizio anni'80, costruite in Brasile, durante l'epoca in cui Garrard fu assorbita dalla Gradiente.
In poche parole, quello che voglio dire è che anche meccaniche a puleggia di marchi più (ingiustamente...ma questa è un'latra storiaccia!) blasonati...come quelli citati...sono in certi casi ancora più rumorosi del piccolo BSR 182.
Sicuramente, tra i pochi puleggia più silenziosi...anche se sarebbe più corretto definirli come "meno rumorosi" il primato va senz'altro ai bellissimi Lenco di costruzione svizzero-italiana...soprattutto le versioni con i piatti rinforzati a livello di peso.
Comunque, c'è poco da fare: la puleggia è sicuramente il sistema più rumoroso proprio in virtù della sua stessa dinamica di funzionamento.
Un BSR davvero buono e silenzioso è proprio (guarda un po' la casualità) l'equivalente a cinghia del P-182...ovvero il P-200.
Stesso design e stesse funzioni del suo fratello a puleggia, ma senza la velocità a 78 giri.
Sentire...per credere!!!
Meccaniche ben fatte ed eterne, tutte di vero metallo, destinate, ahimè, a sopravviverci!!!
L'unico "problema" che talvolta possono presentare ( e mi riferisco a tutta la produzione BSR) è il blocco della meccanica dovuta all'indurimento del grasso lubrificante.
Beh diciamo che definire "problema" una simile banalità...mi sembra davvero patetico.
Il processo di pulizia e di relubrificazione della cinetica interna è praticamente un'operazione alla portata di un bambino delle elementari!
Per il resto...i piatti BSR, non presentano altri problemi di funzionamento "congeniti" (vogliamo parlare delle starature dei meccanismi nelle blasonatissime meccaniche Dual...provocate da semplicissimi urti :angry: :angry: :angry: ???!!!Naaaaaaa lasciamo perdere e teniamoci stretti certi preziosi BSR!!!
view post Posted: 24/9/2015, 00:37 migliorare le casse dello stereorama - DIFFUSORI
Ciao a tutti!
Sono un nuovo utente, attirato su questo interessantissimo forum proprio per il fatto che è l'unico sito italiano in cui si parla dello Stereorama in maniera sincera e costruttiva.
Altrove, la prassi comune vuole che questo iconico (nel bene e nel male è così! è stato l'apparecchio elettroacustico IN ASSOLUTO più venduto nel nostro paese) venga denigrato oltremodo, più di quanto sia necessario attribuendogli più difetti di quanti ne abbia realemente.
Per cui ben vengano siti come questo, dove qualcuno, pur con tutti i grossi limiti effettivi di questo apparecchio, con molta coerenza e franchezza metta l'accento su qualche pregio di questo apparecchio.
Io sono molto legato allo Stereorama, in quanto è stato il mio primo approccio con la riproduzione analogica: in realtà sono piuttosto "giovane" per tanto non ho avuto la possibilità concreta di una conoscenza diretta dell'apparato in questione: diciamo che è stato un regalo ereditato da mia mamma.
Non è assolutamente un apparecchio HI-FI, nè tanto meno qualcuno, in questa sede, ha avuto mai la sfrontatezza di rigettare tale inoppugnabile dato di fatto.Ecco perchè ho deciso di "attraccare" qui gettando l'ancora.Ho deciso infatti di portare aventi un progetto, che molto amichevolmente e gentilmente Docelektro ha accettato di supportare tecnicamente.
In breve, spiego di che si tratta: mi piacerebbe apportare qualche miglioria nella struttura dell'ampli interno, in modo da trasformare un "brutto anatroccolo" in un anatroccolo il meno brutto possibile!...Ci riuscirò? Beh, la volantà non manca, ma sarà fondamentale la supervisione del grande Docelektro!
Il progetto prevede la sostituzione degli originali finali al germanio molto esili con altri finali (sempre al germanio) equivalenti più robusti e più potenti.
Presto, appena troverò gli appunti dove ho scritto la sigla esatta di questi finali equivalenti, la pubblicherò su questi schermi.
Altre modifiche in programma:
1)sostituzione del trafo da 12 volt con uno più grosso.
Tuttavia, non avendo io molte conoscenze a livello tecnico-elettronico, devo pianificare questo aspetto (ossia capire...sino a che voltaggio massimo potersi spingere, per non "friggere" la circuitazione e l'annessa componentistica) con Docelektro.
2)altra modifica da portare in cantiere è quella di ricappaggio, ossia, sostituire gli elettroliti, ormai quarantennali ed in quanto tali abbastanza "cotti" con altri più grossi e di qualità migliore.
Detto questo, nel frattempo mi piacerebbe dare qualche consiglio ai numerosissimi neoposessori di questo mitico (diciamo dal punto di vista anagrafico e per la sua popolarità...non per altro, sia chiaro!) perchè possano ottenere le migliori prestazioni da questo sistema, a costo (quasi) zero:
1)ho detto che il costo è quasi zero in virtù del fatto che v'è una piccola spesa da fare, in primis, prima d'ogni altra cosa e sopra ogni cosa:
SOSTITUZIONE DELLA PUNTINA IMMEDIATA (ammesso che non sia stata fatta in tempi recenti) pena il danneggiamento irreversibile dei vostri vinili!
La puntina di serie è quella allo zaffiro che dura molto poco (tra i 25 ed i 30 ascolti di microsolco).
La prima miglioria, che come dicevo è la più nevralgica, è la sostituzione della puntina di zaffiro con una in diamante.
Vi anticipo che è molto difficile trovare l'ago in diamante per le testine dello Stereorama in un normale negozio di elettronica (parlo di un negozio fisico): vi rifilererebbero quasi sicuramente la versione in zaffiro dicendovi che tanto sarebbe uguale!
Ne sono certo perchè è da più di 20 anni che mi ritrovo alle prese di tale sostituzione.
Comprate la puntina in diamante sulla rete: in internet vi sono un sacco di negozi virtuali che hanno a poco prezzo la versione in diamante.Così facendo non avrete la possibilità di sbagliare o che qualche furbo negoziante vi rifili l'ago in zaffiro spacciandolo per quello in diamante!

2)Poi, a seguire, una volta montata la puntina in diamante sulla testina, settare ill braccio su un peso di circa 4 grammi (con la punta di diamante e con un peso di lettura tale, non si rovina nessun vinile).
Purtroppo sul braccio dello Stereorama non v'è nessuna indicazione del peso di lettura, ma lo si può settare tranquillamente " a naso" ovvero "intuitivamente".
Per darvi un aiuto concreto e più pragamatico: il peso totale del braccio deve essere più o meno equivalente a quello di 4 o 5 sigarette messe insieme, dal momento che ogni sigaretta pesa quasi 1 grammo (generalmente il peso oscilla, dipendendo dalla marca, dagli 0,80 mg ad 1 grammo).

3)Altro accorgimento fondamentale da tenere presente: i controlli di tono dello Stereorama (treble e bass), che come saprete già sono separati per ogni canale, vanno SEMPRE settati al massimo.
In altre parole: le quattro manopole (2 per il bass e altre 2 per il treble) dedicate ai controlli di tono vanno messe "a palla"!
V'è un motivo ben preciso: quei controlli in realtà non sono altro che degli attenuatori, per cui per poter avere una risposta in frequenza più ottimale è questo che bisogna fare.

4)Posizionare i diffusori per terra, possibilmente in prossimità degli angoli delle pareti, creando una sorta di ideale triangolo il cui vertice siete voi.
Importante: la massima distanza tra le vostre orecchie ed i diffusori non dovrebbe superare il metro o il metro e mezzo al massimo, pena il deterioramento della risproduzione sonora.

Detto questo, mi piacerebbe una volta per tutte fare una piccola precisazione che nessuno (beh, quasi nessuno) s'è mai preso la briga di fare:
tenetevi ben strette le casse dello Stereorama e che non vi salti mai in mente di cambiarle con altre presumilbimente migliori.
Vi spiego anche il perchè: dentro quelle scatolette di scarpe (di legno, sottolineamolo!) vi si trovano due ottimi coni da 4 ohm a larga banda, generalmente costruiti dalla prestigiosa Faital o dalla Irel (che purtroppo non esiste più al contrario della Faital), si tratta di altoparlanti ad altissima efficienza che fanno suonare "forte" anche i pochi asmatici watt dello Stereorama.
Due altoparlanti larga banda ad altissima efficienza come quelli dello Stereorama, oggigiorno molto ricercati dai "puristi" del suono valvolare, costano non poco (giusto per usare un eufemismo, dato che i prezzi attuali sono piuttosto salati).

Questo, per il momento, è tutto!
Mi riprometto di riportare su queste pagine, l'aggiornamento step by step delle modifiche di cui sopra! (ovviamente, con il consenso del padrone di casa ovvero il grande Docelektro!)
Ad maiora! ;)
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