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lampade a bassa intensità

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view post Posted on 11/1/2013, 07:07
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docelektro (non mi trovate anche su facebook)

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LAMPADE A BASSA INTENSITA’

Come dice il nome non sono delle lampade ad alta potenza ma hanno il compito di generare una illuminazione soffusa e discreta che consente di riconoscere nella semioscurità alcuni oggetti e muoversi in sicurezza nell’ambiente così illuminato.
Vennero montate dagli anni 20 in avanti all’inizio in USA e poi in tutto il mondo.
Di principio si chiamavano lampade segna passo e usavano delle lampadine a filamento a bassa potenza (ma comunque si rimaneva intorno ai 10 /15 watt) ed erano montare negli ospedali e in genere in tutti i posti dove l’oscurità completa avrebbe dato non pochi problemi.
Le lampade a filamento di bassa potenza avevano comunque il problema della scarsa durata e del consumo senza considerare comunque una produzione di calore non proprio contenuta che alla lunga cuoceva portalampade e diffusore colorandoli in maniera brunita non proprio piacevole.
Vennero poi utilizzate (anche perché la tecnologia non era andata molto avanti) le lampade a bassa tensione (tipo automobile) ma comunque fino agli anni 50 il regno della bassa intensità era dominato dalle lampade a filamento e ciò portava problemi di consumo (venti lampade da 15 watt fanno comunque 300 watt) e di sostituzioni periodiche di lampadine.
Con l’avvento della fluorescenza le cose andavano meglio,era finalmente possibile avere assorbimenti molto bassi (un terzo del filamento) e una durata nemmeno paragonabile.
Con l’uso di tubi al neon di vari tipi (a catodo freddo e preriscaldato) è stato possibile finalmente ottenere il risultato bassa intensita’= basso consumo e si è andati avanti per quasi un cinquantennio così.
Il grande vantaggio delle luci diverse dal filamento è la possibilità di avere la luce colorata già alla fonte senza ricorrere ai vetri colorati che comunque alterano il rendimento della sorgente.
Il passo finale (e secondo me il migliore) è quello delle lampadine a risparmio e dei led che di colpo hanno fatto sembrare vecchiume tutti quello che c’era prima.
In Italia in campo domestico si sono affermate molto tardi,un pò perchè gli impianti elettrici sono mediamente molto vecchi e quindi non ci sono nè predisposizioni nè passaggi cavi agevoli e un pò perchè è rimasta la mentalità (secondo me stupida) lanciata da un noto dittatore del passato che affermava che in una stanza "la luce o è accesa o è spenta non ci sono vie di mezzo" peccato che con l'oscuramento dovuto ai bombardamenti molte persone la bassa intensità la hanno installata all'ultimo minuto e gli altri avvitavano e svitavano lampadine ogni 5 minuti. Mentalità retrograda confermata dal fatto che nelle case si continuano a installare punti luce a centro soffitto che è la cosa meno piacevole in assoluto.
In questa foto una delle prime lampade a bassa intensità da me realizzata con lampada a risparmio colorata da 5 watt.
La scelta del colore blu è stata legata dalla scoperta delle caratteristiche dell’occhio umano che con bassi livelli di illuminazione vede chiaramente con una illuminazione blu rispetto alla luce bianca.
Inoltre secondo qualcuno il blu è vagamente riposante,per me un colore vale l’altro. Tuttavia avendo visto che nelle caserme e in certi locali pubblici si usa il blu ci deve essere un motivo. A me non piace particolarmente infatti dopo alcune costruzioni blu sono passato al giallo.
I led rispetto alle lampade a risparmio hanno il vantaggio che richiedono una potenza leggermente inferiore e una durata così elevata da poter eguagliare la vita di chi li installerà.
Inoltre vogliono per il loro funzionamento esclusivamente basse tensioni (12 o 24 volt) in corrente continua. Nessun tipo di effetto stroboscopico che comunque era presente solo nei neon.
A destra l’ingresso di casa mia quando sono attive le lampade a bassa intensità che con meno di 10 watt lo illuminano a sufficienza. La foto è venuta male in quanto le lampade generano una piccola quantità di U .V . che pur non essendo dannosi ingannano il mirino della foto camera e quindi occorre un tempo lungo e anche il minimo movimento salta all’occhio in maniera impietosa.
Sopra alla porta (come c’è sugli autobus) ho messo un'altra bassa intensità che consente di illuminare bene chi entra anche con una piccola apertura della porta. Questo è a led ed è il primo di una lunga serie.
Per alimentare questi led ho utilizzato dei trasformatori tolti da vecchie radio fuori uso che davano una tensione di circa 9,5 volt alternati. La potenza non è importante perché anche mettendo 36 led si resta al di sotto dei 5 watt che invece vengono abbondantemente forniti da questi trasformatori che arrivano anche a dare 10 watt.
E’ importante invece il condensatore elettrolitico e quello ceramico,io ho utilizzato condensatori da 2200 mF e 4700 mF senza problemi. Il ponte diodi invece è un ponte con foro di fissaggio,non perché serva un ponte di alta potenza (siamo al massimo a 500 mA) ma perché almeno non va a spasso per lo scatolotto metallico.
COSTRUIAMO UNA LUCE A BASSA INTENSITA’
Questa è la costruzione con schema elettrico (molto semplice del resto) di una luce a bassa intensità a 30 led . E’una delle lampade nel mio ingresso e fa la sua figura oltre che la sua bella utilità in quanto le luci normali del corridoio le uso si e no una volta alla settimana.
Questa lampada ha fatto la storia nel senso che era nata con un tubo fluorescente da 4 watt quasi introvabile come ricambio e che voleva una induttanza e uno starter più grossi di lui.
Inoltre aveva una accensione “balbettante” e mi ha spinto a fare il primo passo con una trasformazione a lampada a risparmio che ha risolto quasi tutto,non contento ho deciso di farla a led e ho tagliato la testa al toro perché almeno non dovrò più preoccuparmi della lampada.
In questa foto si vede il tappeto di 30 led che è stato fatto comprando le strisce autoadesive e montandole su un ritaglio di lamierino avanzato da un precedente esperimento.
Il ponte diodi è avvitato sotto insieme al piccolo trasformatore e al portafusibile.
Come si vede nello schema il tutto è mortalmente semplice e non si devono fare errori. Le resistenze e i condensatori che scaricano a terra non sono indispensabili ma hanno il vantaggio che eliminano il cosiddetto effetto “phantom” che non ha nulla a che vedere con il rumoroso e veloce aeroplano ma è una debole luminescenza dei led che perdura dopo aver tolto tensione per alcuni minuti a causa della tensione residua del condensatore.
DATI DEL CIRCUITO
T1 = Trasformatore primario 220 volt secondario 9 volt potenza 5 /10 watt
PD= ponte diodi b200c4700 con foro di fissaggio
CC= condensatore poliestere 100 nF 100 volt
CE =condensatore elettrolitico da 2200 mF 16 volt
R= resistenza 1 kilohm ½ watt
FUS= fusibile ritardato da 630 mA

La luce emessa è esuberante e consente di prendere una giacca dall’appendino o di scegliere un libro senza accendere la luce.
Le luci a bassa intensità le possiamo lasciare accesi anche quando siamo fuori casa e poi quando rientriamo non abbiamo quella odiosa sensazione data dal buio che oltretutto diventa anche molto fastidiosa quando ci accorgiamo di aver danneggiato qualcosa muovendoci allo scuro…

Edited by docelektro - 11/7/2015, 06:57

Attached Image: HPIM2032

HPIM2032

 
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