FRONTE ACUSTICO...elettronica per tutti

Un amplificatore valvolare push pull

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view post Posted on 24/6/2015, 20:50
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docelektro (non mi trovate anche su facebook)

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Il valvolare di fronteacustico : economico,durevole e con un suono mediocre.Ma lo ascolteranno ancora i vostri nipoti...

Allora: una serie di preliminari prima...Nè a me nè a mio fratello piaciono le valvole. scaldano,consumano,vogliono tensioni elevate e componenti costosi. Inoltre il mondo delle valvole oramai lo ritengo troppo inflazionato quindi io non seguirò la corrente...anodica!

Quindi questo amplificatore preistorico,peraltro non funzionante (era interrotta la resistenza di catodo e il condensatore soffriva) ,trovato su un banco di un mercatino e modificato da noialtri può essere un inizio per chi vuole cominciare a lavorare con le valvole ma non ha nessuna pretesa di essere Hi Fi. Non ha nessuna pretesa di non "ronzare" (in effetti ronza....) di non distorcere e nemmeno di avere chissà quale suono.
Però funziona,si accende e spara a sufficienza. Inoltre costa poco ed è abbastanza ben dimensionato per poter durare a lungo. Non è un ammazza valvole e nemmeno un usignolo....ovvio ma è bene precisarlo...

Ma almeno quelli che dicevano fino a ieri che anche fronteacustico DEVE avere un valvolare saranno contenti.

A me sarebbe piaciuto proporre e fare costruire un bel "finalone" in vero stile vintage con delle vere valvole 6F6 meglio se a duomo,una bella raddrizzatrice 5Y3,e magari pure accoppiato a trasformatore e con veri triodi octal per la preamplificazione.Ma occorre che le cose le faccia chi è portato a farle o le sa fare meglio.

Ma per scelta ,visto che non voglio entrare nel "giro" degli audiofili ,dei loro bellissimi e costosi ma che a me non piaciono apparati con valvole e trasformatori in vista ho dedicato un budget minimo alla ricerca e alla sperimentazione di questa creaturina. Molti componenti sono di recupero,e molti sono dimensionati al pelo per un buon funzionamento. E molto è stato tolto perchè non è indispensabile.

Vediamo i dati teorici e quelli rilevati.
VALVOLE IMPIEGATE: 2 EL84 (finali),una ECC 81 (pre e sfasatrice),una EF86 (per la preamplificatore pick-up piezo).

Potenza di uscita 15 W (10W in modalità risparmio a 250 V alimentazione)
Alimentazione 310 V c.c. massimi non stabilizzata (l'assorbimento ha picchi indecenti di 90 mA mentre nell'uso normale gira sui 30/40 mA)
Distorsione 4/5 %
Impedenza di uscita 3,2 ohm
Ingresso piezo (dopo modifiche 0,7 volt per massima uscita lineare)
Risposta di frequenza (misurata,ma dipende dal trasformatore) 45 / 13500 Hz entro 3 dB. Dubito che possa fare di più
Fattore di smorzamento non misurato nè calcolato.

Che cambieranno a seconda delle varie sperimentazioni

Se qualcuno è più "valvolaro" di me e ha idee migliori,si faccia avanti senza nessun timore. Anzi,mi toglie un peso...
Volete proporre un vostro valvolare fatelo? Io una volta che questo funziona bene passerò la mano.

Veniamo ora a descrivere il circuito:

ARTICOLO IN COSTRUZIONE

Edited by docelektro - 26/6/2015, 09:16

Attached Image: PICT0369

PICT0369

 
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view post Posted on 26/6/2015, 05:52
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Cominciamo dal "fondo"

Il trasformatore di uscita (un Marshall del 1967 da 15 VA) pilota l'altoparlante non possiede la presa delle griglie schermo e non è nemmeno controreazionato . Sconsiglio di installare la controreazione perchè si perderebbe potenza e non è molta quella che si ha.
Il lato valvole ha un impedenza di 2 x 8 K mentre il lato altoparlante è nei canonici 3,2 Ohm. Sono trovabili anche con impedenza a 16 ohm,usati nei juke box. Si trovasse con i giusti ohm (vuole 8+8K) sarebbe il primo passo per la costruzione. NON iniziare la costruzione se prima non trovate il trasformatore.

Il trasformatore di uscita rappresenta il vero punto critico di questo circuito. Anche nomi importanti (marshall,peawey,fender) non costruiscono trasformatori ultralineri e pertanto ci si deve accontentare di quello che c'è e oltretutto non è "regalato" anzi...

I due finali EL 84 sono messi in una configurazione tale da poter "tirare fuori" quasi il 100 % delle loro capacità.
La griglia schermo è alimentata direttamente dalla tensione anodica come era nei geloso e nei primi bal-ami.
Così si risparmia sull'acquisto di un trasformatore ultra lineare.

La tensione anodica a vuoto di 310 volt non è stabilizzata ed è normale che a causa dell'assorbimento di potenza scenda e notevolmente. Valori di 30 volt di caduta sono assolutamente normali.
Il circuito utilizza due per raddrizzare la tensione di alimentazione (che può variare da 190 a 220 volt alternati) due diodi e due SCR che apriranno l'anodica se l'altoparlante non è collegato o se i filamenti non sono accesi. O,parzializzado i tempi di eccitazione consentono di fare funzionare a risparmio di corrente l'amplificatore.

L'alta tensione viene filtrata dalla prima impedenza (marchiata telefunken) e poi dopo una cella a condensatori arriva nella seconda cella e sugli ultimi condensatori. E' indispensabile mettere due impedenze perchè gli SCR generano del rumore che se non ben filtrato arriva nell'audio. La scelta dei diodi scr è stata dettata dal fatto che costano meno di una raddrizzatrice e non richiedono uno zoccolo sullo stampato nè un avvolgimento dedicato sul trasformatore

Il filtraggio è il minimo sindacale (ne servirebbe il doppio,ma costano).

Tutti i filamenti sono alimentati in alternata. Per ridurre il ronzio c'è un reostato a filo che sposta la massa sullo zero dei filamenti. Si può usare tanto un reostato da 100 che 150 ohm .Entrambi usati nei vecchi TV nel gruppo convergenza.Costa meno di un raddrizzatore e regolatore sul 6,3 volt.

Veniamo al segnale,lo stadio è un classico invertore catodico come si usava già negli anni 30. Preferibile ad altri perchè usa una sola valvola e meno componenti.
Il preamplificatore usa l'altro mezzo triodo e richiede un alimentazione filtrata.

Tutti i condensatori elettrolitici sull'alimentazione sono da 10 mF 350 V per risparmiare. Ed è perfettamente normale che nei picchi di segnale la tensione scenda notevolmente.

Qualora se ne faccia una versione stereo tenere presente che tanto il trasformatore che fornisce l'alta tensione quanto la prima impedenza di filtro possono reggere massimo 15/20 minuti ,poi cominceranno a surriscaldare perchè lavoreranno al 100%

Inoltre anche dando il minimo ritardo sugli SCR la tensione scenderà sotto i 250 volt e si perderanno parecchi watt

Lo schema è quello originale del costruttore in una rivista del 1973 (ma progettato almeno 10 anni pRima),consultabile su introni.it

Edited by docelektro - 26/6/2015, 09:18

Attached Image: valvolare

valvolare

 
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view post Posted on 1/7/2015, 17:31
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e veniamo all'alimentatore. Composto da due trasformatori ,uno per i filamenti e uno per l'alta tensione.
Sul pannello davanti troveranno posto due interruttori bipolari,uno per i filamenti e uno per l'anodica.
Tenere presente che per il circuito MONO servono 2 A per i filamenti mentre al circuito STEREO ne servono 4.
Il trasformatore che genera l'alta tensione è un trasformatore di isolamento da 25 VA primario 0-230-400 e secondario 110 + 110 volt o 220 volt senza presa centrale.
Essendo di un tipo solo reperibile sarà uguale sia per il mono che per lo stereo. Si tenga presente che a pieno volume con entrambi i canali pilotati è normale che il trasformatore surriscaldi in modo indecente e che puzzi di bruciato. Tuttavia anche dopo esperimenti di laboratorio a piena potenza (simulati con carico resistivo) per 4 ore non è partito ma di fatto non ci tenevi neanche le mani vicino. E l'odore era indecente!
Sarebbe opportuno se l'amplificatore venga usato in modo feroce avere due trasformatori e due alimentatori per l'alta tensione. Uno per il canale destro e uno per il canale sinistro.
Veniamo ora al circuito elettrico :
Il ponte che raddrizza la 220 del secondario è fatto da due diodi TYN406 e due 1N4007. La scelta di utilizzare un ponte "regolato" è stata dettata dal fatto che è possibile "regolare" la tensione di uscita da 250 a 300 V e "impedire" di mandare anodica nel circuito se non ci sono i filamenti alimentati e l'altoparlante collegato (2 poli dei 4 della presa speakon fanno da interruttore).
Appunto per la presenza degli SCR servono due celle di filtro per impedire al rumore di arrivare in uscita.
La prima cella è costituita da un impedenza da 12H della telefunken che tuttavia a causa dei lamierini lenti genera un certo ronzio. Tenere presente che con due amplificatori collegati l'induttanza scalderà indecentemente come il trasformatore . Non dovrebbe reggere a lungo per più di 90/100 mA

Edited by docelektro - 1/2/2016, 22:11
 
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view post Posted on 30/9/2015, 18:47
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ALIMENTATORE PROVVISORIO

Visto che sono stato assillato da persone che volevano fare a tutti i costi funzionare l'amplificatore (sono 2 ma fossero anche 20 non cambia se no è un progetto incompleto) ecco un amplificatore calcolato e PROVATO ma data la semplicità dovrà funzionare per forza ok....ma non aspettatevi grandi cose.

La sezione dei filamenti si avvale di un trasformatore a presa centrale (ne ho trovato uno al mercatino delle pulci) che alimenta i filamenti

La sezione anodica di avvale di un trasformatore da isolamento (vedi descrizione precedente) e di un sistema diodi e condensatori.
Il ponte diodi è marchiato B800C3300 ed è quadrato,massima attenzione alla disposizione dei piedini. Per il filtraggio ci sono 5 condensatori da 10 microfarad 350 V (ne servirebbe qualcuno in più ma sono già sufficenti) e della solita impedenza telefunken tolta da una vecchia radio guasta

La tensione di uscita oscilla intorno a 305 volt a vuoto ma scende a 280 alzando il volume inoltre se si appoggia l'orecchio al cono il ronzio c'è eccome.

Datemi tempo e arriverà quello meglio filtrato e regolato con SCR che finora stanno dando solo e tanti problemi

ATTENZIONE! Non essendoci gli SCR non è possibile impedire l'invio dell'anodica a filamenti spenti e c'è rischio di trovarsi condensatori carichi a spina staccata se prima si caricano. NON accendete l'anodica sei i filamenti sono spenti!

Attached Image: alimentatore valvolare

alimentatore valvolare

 
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view post Posted on 1/2/2016, 22:07
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Attenzione,da persone attente all'ascolto è stata riscontrata una certa spugnosità del suono quando si chiede all'amplificatore ad alto volume di riprodurre bassi potenti.
E stranamente solo quando sull'uscita ci si applica una cassa acustica con crossover. Come se le induttanze e i condensatori presenti nel crossover interagiscano con il trasformatore di uscita.
Non sono state fatte prove di misurazione del fattore di smorzamento (dovrebbe essere di poco sotto al 2) perchè c'è il rischio che possano avvenire scariche sul trasfo di uscita che ha 50 anni e se morisse ci fa buttare via l'amplificatore.

Sono sempre più dell'idea di abbandonare le valvole...

Edited by docelektro - 18/2/2016, 16:31
 
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view post Posted on 14/12/2016, 18:54
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CONCLUSIONE:

essendo oramai troppo tempo che ci si gira attorno e portando via risorse prezione in un periodo nel quale le risorse non ci sono questo progetto è da ritenere ABBANDONATO e la discussione è chiusa
 
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